Domenica poco soleggiata e poco alternativa

Ieri sera ho intavolato un discorso piuttosto interessante con mia madre su il tema dell' "uno, nessuno, 1oo.ooo". Ho preso un bicchiere soprannominandolo LUI, due lattine che erano soggetto A e B.
Dunque, se il soggetto A e B hanno opinioni diverse su LUI, di conseguenza gli attribuiscono volti molteplici e diversi! Quindi perde identità! Però LUI confrontandosi con sè stesso, rimarrà sempre uno, poichè solo LUI conosce più o meno sè stesso...no?
Poi, mettiamo caso che a LUI non importi niente del giudizio degli altri, si vesta come vuole, faccia quello che vuole, ecc... ... ... Bèh, prima o poi dovrà sottostare alla società, cioè dovrà affrontare un colloquio di lavoro, vestirsi in modo adeguatamente presentabile...no?
Ecco...io sostenevo che quindi LUI deve rivedere i suoi orizzonti, continuare a fregarsene, ma sottostare più ai ritmi pressanti della società quotidiana, mentre mia madre sosteneva che LUI avrebbe continuato la sua vita aprendosi una sua attività, dove sarebbe andato vestito a lavoro come voleva ecc... Ovviamente io le ho risposto che avrebbe fallito subito, ma lei (giustamente) mi ha detto che invece avrebbe conquistato una fetta, seppur piccola, della società.
Ebbene, questo mi ha fatto riflettere a quanti LUI ci siano, che sono diversi, ma in fondo simili.
Maaah il succo di tutto ciò non so quale sia! Semplicemente forse, che alle 22.40 di un sabato sera piuttosto vuoto e triste non si trovi altro di cui parlare che fare strane considerazioni su un bicchiere e due lattine di Coca Cola, in fondo quelle strane sono le lattine, non il bicchiere, però dal canto suo il bicchiere era unico. Oh...accidenti! Non connetto!
Vado! Mi preparo alla mia lunga giornata di studio... accidenti...



So cosa fare e come comportarmi...
Mi rifugio SOLO nella fantasia,
non penso al prima, non penso all'adesso,
non penso al poi.
Solo al come

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