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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

occhi biondi, capelli azzurri;

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Riesco a trovare un pò di tempo per darmi da fare con il blog. Non mi convince molto il design, ma per qualche giorno penso che non lo cambierò, per ora tengo questo e vediamo quando me ne stanco. Non ho particolari novità, ho meglio... ne ho, ma non son ancora così emozionata da parlarne adesso. In questi giorni cerco il più possibile di dividermi tra famiglia, amici e ..me stessa. C'è Franceschino a casa da qualche giorno, è un ometto di 2 anni e mezzo ormai, bello come il sole e dolce come il miele. Svegliarsi al mattino è una gioia, salire le scale, entrare in casa e sentirsi dire "ciao zia Etta" con quella vocina da piccoletto, quando poi alla sprovvista arriva e ti abbraccia una gamba mi apre il cuore! E' un periodo che mi emoziono un pò troppo facilmente per qualsiasi cosa. Ahaha, sta crescendo ed ho la fortuna ogni tanto di godermelo sette giorni su sette. Dire che non mi piacciono i bambini non è esatto, perché questo non è il suo caso. Quindi per smontare

il sole sorge a nord

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Alla fine il fatto di essere riuscita ad avere Internet in camera è una pessima cosa. Come quella di aver un blog. Due pessime cose del genere non possono andare d'accordo. La prima mi impedisce di andare a dormire ad orari decenti la notte, non illudetevi, purtroppo Facebook non riesce a imporsi nella notte a me. La seconda mi impone, invece, di scrivere, aggiornare e dire quello che penso, il più coerentemente possibile con il mio pensiero. Problema principale ? Parlo, spesso e volentieri, troppo di me, perché lascio correre le dita. O ancora peggio non ho niente di bello o brutto di cui parlare.. o meglio di cui si possa trattare su un blog. A Ovada, non c'è niente di minimamente interessante o che meriti un post, nessuno che vada in giro con le tette al vento, le rughe tenute su con un po' di scotch e una chitarra. Nessuno che entri in metropolitana (provate prima ad immaginarla una linea metropolitana a Ovada, credo che sarebbe un po' come la Shuttle), si gua

Ci hai fatto già l'abitudine ?

NO Mi solleva il fatto, che facendo il conto, ho avuto più incontri piacevoli che spiacevoli. Ovada è sempre la stessa, non è cambiato niente. Più sorrisi forzati da parte mia, più determinazione per il futuro, più la voglia di stare con i miei amici.

I saw the light fading out

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Dopo 70 giorni esatti esco dal mio sogno. Esco da New York, tre anni fa' l'ho amata, tre anni dopo la amo.. se non di più. È partito tutto da una moneta in una fontana il primo pomeriggio, ho passato un mese alla completa totale ( e sperduta ) ricerca di me stessa. E... quasi dopo essere giunta ad una conclusione, parte un periodo un pó meno solitario. Conosco persone magnifiche, a caso, ma con un'unica passione in comune. E li puó essere nient'altro che la fortuna, perché son persone che porterò in fondo a me, che mi han dato qualcosa e che specialmente le ultime due settimane, quando tutte più o meno se ne stavano andando e spesso incontro a quello che desideravano, mi hanno dimostrato quanto io valga e quanto in questo mondo ci si debba aiutare. Tutti con i loro obiettivi.. ed ora anche io ne ho uno. So esattamente (o quasi) cosa voglio e come devo fare per ottenerlo o quanto meno so da dove devo partire. Non ho nessun timore, d'altronde come ha detto una certa

Rockefeller Center, wow.

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Ed eccomi qui a scrivere un altro post.. Ieri era sabato non avevo grandi progetti, non mi sentivo proprio in vena. Son uscita alle sette di sera di casa dopo aver passato la giornata a preparare le mie due valige. Mi son aggirata solitaria per le vie della Downtown cercando l'ingresso al Rockefeller, ho prenotato la scalata che sarebbe stata alle 9 e un quarto circa e sono andata a sedermi in una piazza di fronte Radio City.. ..Eccola una certa versione di Killin me Softly, una fontana, una pioggerellina leggera e partono i ricordi, mi sento ancora a New York, mi sento ancora come se fossi proiettata appena nel mio sogno, mi sento ancora come la prima volta in cui andai al "Caffè Wha" e che mi innamorai perdutamente del chitarrista. Mi sento come se stasera dovessi andare al Santos e domani avessi lezione. Non voglio che mi venga detto cosa devo fare e perché, penso di star agendo bene, di aver trovato il giusto equilibrio per tutto. Mi metto a spergiurare che non piov

Il cielo qui rimane sempre un'altra cosa ;

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Per farmi perdonare delle terribili mancanze di questi giorni, mi ripropongo con un altro post. Ultimi quattro giorni a Manhattan, nei Washington Heights, sto cercando di girare il più possibile, malgrado le lezioni e di vedere le ultime cose che mi rimangono da vedere. Inoltre (ancora) sto cercando di affrontare la cosa nella miglior maniera possibile. Metti che lascerò New York, metti le fantastiche persone che ho conosciuto, metti le occasioni che ho avuto, metti tutte le lezioni che ho fatto. Ecco metti tutto questo. Ottieni come risultato che non sai neanche tu quanta sia la voglia di tornare. Ieri son andata di nuovo al Metropolitan dato che l'ultima volta ho visto solo praticamente la mostra di Alexander McQueen, volevo approfittarne per vederlo un po' meglio. ..E..son giunta alla conclusione che quel museo è infinito. A sera poi son tornata a casa per posare gli ultimi acquisti e son volata a lezione di house arrivando miracolosamente in orario! Oggi son anda

SantoS DioS ;

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Forse..temo.. l'ultimo week end nella grande Mela, fatto decentemente e con il sorriso sulle labbra. Anche perché sarà pressapoco impossibile mantenere un'aria felice nei prossimi giorni. Caso strano è proprio in questi giorni che mi sento stanchissima e svogliata, sarà il partire, sarà che sto piano, piano, riempiendo di nuovo la valigia. Sarà che torno a Ovada e che le persone che mi son mancate le posso contare sulle dita due/tre mani, tenendo fuori i familiari e la piccola Loli ovviamente. Ormai questa vita era la mia. Alzarsi, uscire, lezione, procacciare cibo, frappè, shopping, lezione, .. Guardando bene son alla fine del mio viaggio. Ed un sacco di pensieri mi stan venendo in mente adesso. Non ho molto tempo per far tutto quello che voglio. Dovrò cominciare ad alzarmi presto alla mattina, ho idea. Adesso sto scrivendo, ma dovrei già essere a letto almeno da un'ora, se domattina avessi voluto alzarmi di buon ora davvero, solo che mi ero lasciata indietro anche qualche

Ed ancora, ancora ...e ancora...

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Giorni di saluti, domenica è stato il turno della Giulia, tutto il pomeriggio passato insieme! Ultimo gelatino, ultimi acquisti e poi a Kingston per terminare la valigia. Come ultima delle nostre figuracce da pezzenti siam riuscite a farci regalare un cd di house new yorkese e questo grazie alla confidenza che dò agli sconosciuti quando son con qualche compare italo-new yorkese (la storia del barbone bavoso a Coney Island, ad esempio), che mi ispira fiducia! Non è una cosa buona da fare, ahaha, ma solitamente mi avvicino sempre a persone che non sembrano totalmente delle pazze squilibrate. Ricevuto il cd ed i vari contatti ci avviamo verso casa della Giulia fiere del nostro "acquisto" . In serata abbiamo appuntamento con la Doi per andare a mangiare una pizza da John's una nota pizzeria a New York, abbiamo aspettato un pò perché ci dessero il tavolo, c'era parecchia gente, ma alla fine siamo riuscite a sederci ed avere le nostre pizze. ..Devo dire, niente in confront