considerazioni scoordinate
Vi scrivo in diretta dal mio antro! Non c'è molto da dire di oggi, ho passato una mattinata piuttosto particolare, durante l'ora di assemblea, mi sono accostata a gente con cui solitamente non parlo mai, o parlo poco, ed è stato ...mmh diverso.
Mi spiego, venire a contatto con vite diverse da quelle delle persone con cui hai a che fare è bello. Cioè ti fa rendere un pò conto delle persone che hai accanto. E' facile e bello parlare con le persone quando si ha qualcosa da dire, io sinceramente ho sempre veramente poco da dire, o meglio penso che le persone, non reputino interessante ciò che ho da dire. Non fraintendetemi, ho una bassa autostima di me, ma non così bassa, però credo che semplicemente la mia vita alla fine possa interessare soltanto a me.
Infatti quando trovo qualcuno che parla molto di sè, non lo trovo egocentrico e noioso, ma piacevole, ascoltare le persone è una delle cose che so fare meglio. Vedere quello che hanno da dire e confrontarmi nei miei pensieri con loro, boh, non mi piace parlare molto alle persone di quello che mi succede. Piuttosto amo scriverne, perchè comunque so che non vado ad annoiare nessuno e che allo stesso tempo mi aiuto a tenere ordinati i ricordi e i pensieri.
Eh si, ho una concezione strana del parlare di sè agli altri. Una bella chiaccherata aiuta sicuramente a capire se ti puoi fidare o meno di una persona, o se è buona o meno. E stamattina ho avuto un'impressione da parte di una persona con cui solitamente non mi confronto molto, del fatto che sia proprio una bella persona, con carattere e grinta da vendere!...
Vabbè...compagni di classe a parte...
...Stamattina nell'ora di religione (che non è fatto un'ora di fancazzismo, ma un'ora di aperto dibattito u_u) abbiamo parlato del destino e della sfortuna, del crederci o meno. Eravamo schierati a metà, coloro che credono nel destino, ossia che la nostra vita sia già programmata e coloro che non ci credono, ossia che la nostra strada possiamo crearcela da soli. Ovviamente avrete capito da che parte mi sono schierata. Dai è impossibile che la nostra vita sia già tutta scritta. Non ci voglio credere, se no mi passa davvero la voglia di vivere a sapere che tutto è già programmato. Meglio credere di vivere al secondo, senza sapere cosa comporteranno le scelte fatte... No? :)
Bah...non ho più voglia di parlarne...
Sono piuttosto evasiva oggi, me ne rendo conto..
Mi spiego, venire a contatto con vite diverse da quelle delle persone con cui hai a che fare è bello. Cioè ti fa rendere un pò conto delle persone che hai accanto. E' facile e bello parlare con le persone quando si ha qualcosa da dire, io sinceramente ho sempre veramente poco da dire, o meglio penso che le persone, non reputino interessante ciò che ho da dire. Non fraintendetemi, ho una bassa autostima di me, ma non così bassa, però credo che semplicemente la mia vita alla fine possa interessare soltanto a me.
Infatti quando trovo qualcuno che parla molto di sè, non lo trovo egocentrico e noioso, ma piacevole, ascoltare le persone è una delle cose che so fare meglio. Vedere quello che hanno da dire e confrontarmi nei miei pensieri con loro, boh, non mi piace parlare molto alle persone di quello che mi succede. Piuttosto amo scriverne, perchè comunque so che non vado ad annoiare nessuno e che allo stesso tempo mi aiuto a tenere ordinati i ricordi e i pensieri.
Eh si, ho una concezione strana del parlare di sè agli altri. Una bella chiaccherata aiuta sicuramente a capire se ti puoi fidare o meno di una persona, o se è buona o meno. E stamattina ho avuto un'impressione da parte di una persona con cui solitamente non mi confronto molto, del fatto che sia proprio una bella persona, con carattere e grinta da vendere!...
Vabbè...compagni di classe a parte...
...Stamattina nell'ora di religione (che non è fatto un'ora di fancazzismo, ma un'ora di aperto dibattito u_u) abbiamo parlato del destino e della sfortuna, del crederci o meno. Eravamo schierati a metà, coloro che credono nel destino, ossia che la nostra vita sia già programmata e coloro che non ci credono, ossia che la nostra strada possiamo crearcela da soli. Ovviamente avrete capito da che parte mi sono schierata. Dai è impossibile che la nostra vita sia già tutta scritta. Non ci voglio credere, se no mi passa davvero la voglia di vivere a sapere che tutto è già programmato. Meglio credere di vivere al secondo, senza sapere cosa comporteranno le scelte fatte... No? :)
Bah...non ho più voglia di parlarne...
Sono piuttosto evasiva oggi, me ne rendo conto..
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