Organizzo itinerari, leggo libri, guardo films e vomito parole;

Queste due settimane ho idea saranno troppe lunghe, prima dovevano esserlo, adesso lo saranno senz'altro. Son io che rimango senza parole adesso, senza parole per dare una definizione logica a tutto. E' come se io fossi la Luna nel cielo e non potessi far altro che essere soggetta alle stagioni, ai cicli e non potessi far niente per oppormi. Ce n'è libertà? No, ovviamente.

E quella che chiamiamo libertà non è altro che una condizione che ci creiamo, cercando di darle il nome di libertà, ma non possiamo fare niente. Ci son cose che non possiamo fare. Persone che non possiamo sentire. E amici che non possiamo vedere.

Il pomeriggio di ieri come primo inizio dell'operazione "occupazione tempo", non mi sembra male! Pomeriggio alle Marciazze con tre amici datati, a ridere, prendere il sole, ascoltare musica (e farsi insultare per quello che si ascolta) e per terminare due tiri a canestro e sudata facile!
Son felice, prima di partire voglio andare di nuovo su alle Marciazze, adoro quel posto, sembra così incontaminato, il telefono che non prende, la poca gente che ancora ci va' . Sì, credo che decisamente non sia male.
...Purtroppo oggi invece, non è stata così. Non son riuscita ad impegnare bene la mia giornata, quel tanto bene da non pensare, da farmi ridere. Tutte le persone che ho visto non hanno fatto altro che darmi brutte notizie o per lo meno, notizie non belle. Ciò mi induce a passare la giornata passivamente collegata al computer per fare? Niente. Assolutamente niente.
L'unica cosa positiva? L'aggiunta alla collezione di libri che mi porterò a New York, arricchita da Paris, che mi ha portato due Baricco belli nuovi, che si andranno ad aggiungere al Barrie e al Paolo Coehlo che già ho nel trolley!
Bene, bene.. Ora vado a fare qualcosa di utile, finire l'itinerario, magari ;).
A presto..

Film di stamattina, che ho trovato assolutamente stupendo.

Torno a casa, sperando di seminarli, ma loro continuano a tallonarmi. Depressione tiene una mano ben ferma sulla mia spalla e Solitudine non smette di tartassarmi con le sue domande. Non voglio cenare, non sopporto che stiano a guardarmi mentre mangio; non voglio nemmeno che salgano le scale della casa dove abito, ma conosco Depressione, so che ha in tasca un manganello e che nessuno può fermarlo. “perché sei venuto? Non è giusto!” gli dico. “Ho già pagato. Ho scontato la mia condanna a New York.”
Ma Depressione, con il suo cupo sorriso, si siede sulla mia poltrona preferita, appoggia i piedi sul tavolo e si accende un sigaro, riempiendo la stanza di un fumo rivoltante. Solitudine si guarda intorno con un sospiro e si stende sul letto, sotto le coperte, tutto vestito, scarpe comprese. Dovrò dormire con lui anche stanotte.

Lo vedo che ogni cosa sta tornando su, grazie tante. Anche il vomito torna su.

“Forza, altri sei. Continua a lanciargli mesi addosso finché non se ne andrà. Roba del genere richiede tempo.” Richard il texano.

“Sai che gran cosa. Va bene: ti eri innamorata. Ma non vedi che cos’è successo? Lui ha toccato un punto del tuo cuore più profondo di quanto tu stessa pensassi. Sto dicendo che sei stata travolta, piccola. Ma l’amore che hai sentito è solo l’inizio. Hai avuto un assaggio dell’amore. E di un limitato, piccolo, dilettantesco amore mortale. Aspetta e vedrai quanto più profondamente puoi amare. ..” Richard il texano

“La gente crede che l’anima gemella sia come un vestito che ci sta alla perfezione, e tutti la cercano per questo. E invece è uno specchio che ti mostra tutti i tuoi limiti, e attira la tua attenzione su di te, facendoti capire che è il momento di cambiare la tua vita. Una vera anima gemella è forse la persona più importante che tu possa incontrare, perché demolisce i muri che ti circondano e ti sveglia di colpo. Ma non puoi pensare di vivere per sempre con lei. Per carità! Troppo doloroso. Le anime gemelle arrivano nelle nostre vite proprio per farci scoprire un’altra parte di noi stessi, un altro strato, e poi se ne vanno. Grazie a Dio se ne vanno. “ Richard il texano

Elizabeth Gilbert

Questo libro è poesia..

Io ci conto per ora, spero di smetterla.

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