nine.
Cominciamo con la serie di steps prima della partenza. Questi due week end fino a prima di lunedì li avrei immaginati in maniera diversa. Con le domeniche mattine strette al cuore, a sonnecchiare pesantemente.
In qualche modo un piano B bisogna averlo sempre, quindi vedo di riorganizzarmi;
Settimana pesante, non per quanto riguarda il lavoro, in quanto il mio contratto con la Bennet è finito il mercoledì, con ben 5 giorni di anticipo sulla tabella di marcia.
Mi sembra passato un sacco di tempo. Martedì è stato il momento di vedere vecchi amici tornare, non so esattamente come spiegare, son quegli amici di famiglia che ogni tanto tornano, ma non son i soliti amici di famiglia che vengono al sabato sera per una pizza. Questi son gli amici di famiglia che della tua famiglia han visto, tanto e troppo in determinati momenti e che per cui non possono far altro che diventare come parte integrante della famiglia. (Troppe volte la parola famiglia..) Con annessi e connessi, frigo pieno di specialità pugliesi o meno (: .
Giovedì, Genova veramente troppo calda, giretto per negozi, le persone che si vedono in giro son veramente particolari, ricordo che una volta a Londra mi misi con Armand su una panchina e per circa venti minuti guardammo tutte le persone passare. Cosa indossassero, come lo indossassero e perché, giuro che l’altro giorno mi sarei messa li, vicino alla barbona a commentare nella mia testa tutto quello che vedevo, non con senso di critica maligna, ma come può giudicare un bambino le persone che passano. Con quella musica nelle orecchie ..poi, mi sentivo in tema. Lezione, possiamo anche tralasciare, la mia testa ha deciso di non collaborare per tutto il pomeriggio. La cosa che mi ha tirato nettamente su il morale son stati i discorsi in treno con la Sim, di cui ho già accennato nel post precedente. Non ho parole per come mi hanno lasciata quando son scesa a Ovada, in pace, pace totale.
Venerdì?
Pomeriggio.. ho perso il mio amico, a causa un po’ mia, un po’ del fatto che non chiedo mai, ne sto ancora adesso fiutando le tracce (: .
AAA cercasi Armand.
In serata cena di saluto con le colleghe.
Le persone che ho incontrato son state, penso proprio di poter confermare, la cosa più bella che mi sia capitata nell’arco di questi 8 mesi lavorando lì.
Ogni singolo soggetto con cui ho scambiato anche poche parole non andrà nel dimenticatoio, certamente ci son quelle a cui mi imporrò, volenti o nolenti, non posso lasciarle andare.
Ed altre invece con cui rimarranno solo saluti e basta.
La cosa che però credo più conti e che son arrivata il 23 settembre del 2010 ad entrare ogni mattina quasi con le lacrime agli occhi, ma ogni giorno che passava, mi rendevo conto che, le ragazze, le persone, lì dentro, non erano robot, erano persone, con cui potevo instaurare rapporti. Di conseguenza è stato inevitabile, cominciare ad arrivare ogni mattina con un sorriso a 32 denti e malgrado il sonno salutare tutti come se fossi bella riposata e felice di essere lì. Son così, affezionarmi alle persone è un attimo, quando capisco che mi posso fidar loro, ovvio a volte il mio fiuto sbaglia, ma non si può essere infallibili sempre.
La cosa più bella? E più dura allo stesso punto?
Sentirmi dire, sempre la stessa cosa, bella, ma che ormai mi ripetono alla noia. Ringrazio Marti.
In qualche modo un piano B bisogna averlo sempre, quindi vedo di riorganizzarmi;
Settimana pesante, non per quanto riguarda il lavoro, in quanto il mio contratto con la Bennet è finito il mercoledì, con ben 5 giorni di anticipo sulla tabella di marcia.
Mi sembra passato un sacco di tempo. Martedì è stato il momento di vedere vecchi amici tornare, non so esattamente come spiegare, son quegli amici di famiglia che ogni tanto tornano, ma non son i soliti amici di famiglia che vengono al sabato sera per una pizza. Questi son gli amici di famiglia che della tua famiglia han visto, tanto e troppo in determinati momenti e che per cui non possono far altro che diventare come parte integrante della famiglia. (Troppe volte la parola famiglia..) Con annessi e connessi, frigo pieno di specialità pugliesi o meno (: .
Giovedì, Genova veramente troppo calda, giretto per negozi, le persone che si vedono in giro son veramente particolari, ricordo che una volta a Londra mi misi con Armand su una panchina e per circa venti minuti guardammo tutte le persone passare. Cosa indossassero, come lo indossassero e perché, giuro che l’altro giorno mi sarei messa li, vicino alla barbona a commentare nella mia testa tutto quello che vedevo, non con senso di critica maligna, ma come può giudicare un bambino le persone che passano. Con quella musica nelle orecchie ..poi, mi sentivo in tema. Lezione, possiamo anche tralasciare, la mia testa ha deciso di non collaborare per tutto il pomeriggio. La cosa che mi ha tirato nettamente su il morale son stati i discorsi in treno con la Sim, di cui ho già accennato nel post precedente. Non ho parole per come mi hanno lasciata quando son scesa a Ovada, in pace, pace totale.
Pomeriggio.. ho perso il mio amico, a causa un po’ mia, un po’ del fatto che non chiedo mai, ne sto ancora adesso fiutando le tracce (: .
AAA cercasi Armand.
In serata cena di saluto con le colleghe.
Le persone che ho incontrato son state, penso proprio di poter confermare, la cosa più bella che mi sia capitata nell’arco di questi 8 mesi lavorando lì.
Ogni singolo soggetto con cui ho scambiato anche poche parole non andrà nel dimenticatoio, certamente ci son quelle a cui mi imporrò, volenti o nolenti, non posso lasciarle andare.
Ed altre invece con cui rimarranno solo saluti e basta.
La cosa che però credo più conti e che son arrivata il 23 settembre del 2010 ad entrare ogni mattina quasi con le lacrime agli occhi, ma ogni giorno che passava, mi rendevo conto che, le ragazze, le persone, lì dentro, non erano robot, erano persone, con cui potevo instaurare rapporti. Di conseguenza è stato inevitabile, cominciare ad arrivare ogni mattina con un sorriso a 32 denti e malgrado il sonno salutare tutti come se fossi bella riposata e felice di essere lì. Son così, affezionarmi alle persone è un attimo, quando capisco che mi posso fidar loro, ovvio a volte il mio fiuto sbaglia, ma non si può essere infallibili sempre.
La cosa più bella? E più dura allo stesso punto?
Sentirmi dire, sempre la stessa cosa, bella, ma che ormai mi ripetono alla noia. Ringrazio Marti.
La serata procede con la Sy, tutta un altro mondo, esco io dal più profondo, non riusciamo
ad andare a ballare, come ci eravamo prefissate, ma non ci diam per vinte e giriamo in Alessandria,
parliamo e trasformiamo la serata “piedini in movimento”, in “tante chiacchiere, ma niente gelato. Ok?”
Sto bene con lei. Le voglio un bene dell'anima.
"Arrivi ad un certo punto, che le amicizie son difficili da scindere."
Con ciò ringrazio tutto e tutti.
...A giorni, Lunedì vado ad orientarmi con il futuro e la valigia comincia a riempirsi.
Forse la Sy ha ragione, non è stato un buon comportamento, ed io dovrei girare la testa.
ad andare a ballare, come ci eravamo prefissate, ma non ci diam per vinte e giriamo in Alessandria,
parliamo e trasformiamo la serata “piedini in movimento”, in “tante chiacchiere, ma niente gelato. Ok?”
Sto bene con lei. Le voglio un bene dell'anima.
"Arrivi ad un certo punto, che le amicizie son difficili da scindere."
Con ciò ringrazio tutto e tutti.
...A giorni, Lunedì vado ad orientarmi con il futuro e la valigia comincia a riempirsi.
Forse la Sy ha ragione, non è stato un buon comportamento, ed io dovrei girare la testa.
Ah. 3 giorni di Urban Dance Campus a Montalto di Castro, a settembre? Absolutely.
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