Qualcosa uscirà fuori ;
Una settimana di mare all'Elba con la
propria famiglia, la schiena che è l'unico punto su cui posso
vantare un'abbronzatura uniforme e non a chiazze? E... fatalità.. è
anche l'unico punto che devo iniziare a coprire a causa del fresco di
queste prime serate di settembre.
E' stata una vacanza piacevole e
rilassante, non ho visto altro che il mare, le pagine dei libri e le
troppe alghe che spesso mi si impigliavano fastidiosissimamente tra
le dita dei piedi.
...Che poi alla fine fosse stato per me
non ci avrei neanche pensato a tutte quelle persone che oggi
cominciavano il loro primo giorno di scuola, ma i link su facebook,
mia sorella che si lamenta, ...la GENTE che si lamenta! E' inutile
non pensarci, voglia di ricominciare da capo la quinta ? Non se ne
parla neanche! Mi trovavo solo a ripensare agli anni scolastici,
specialmente gli ultimi cinque. Sembrano passati secoli da quando
iniziai il mio percorso da futura ragioneria (titolo che faccio
ancora fatica a credere di aver ottenuto e di cui faccio ancora più
fatica a credere, non me ne farò niente).
Giusto ieri sera mi son trovata al
tavolino con un paio di ex compagni di classe e ci guardavo uno ad
uno, quanto siamo cambiati in … 7 anni? Paolo, Erica, Mattia,
Ivano, chi non c'era per motivi di studio o chi semplicemente ha
ignorato ogni gesto di avvicinamento.
E' piacevole ogni tanto rivedere quelle
facce, anche se devo dire che fa' sempre un effetto un po'
particolare. Stiam crescendo e le strade che prenderemo son tutte
diverse, ma nonostante tutto provo una sensazione piacevole nel
vedere che, i pochi, siam sempre disposti a sederci attorno a quel
tavolo e a parlare di noi, quasi tutti, fuori dal teen, solo come
età, ma dentro fino all'osso per quanto riguarda i problemi e le
altre preoccupazioni.
Mi perdo sempre nei moralismi formulati
dalla mia testa, un frasario che finisce sempre per annoiarmi ed
affascinarmi allo stesso punto, “dove finiremo?” , “che ne sarà
di noi?” , “tra 20 anni saremo qui di nuovo a bere tutti assieme
un chupito?” , “tra 20 anni mio figlio sarà un punkettone che si
farà di funghetti tutto il giorno?” (quest'ultima situazione non
so bene da cosa sia scaturita).
Nel frattempo, ci guardo, tento di
impressionare la mia testa il più possibile di immagini loro.
E sorrido, penso al mio primo ultimo giorno di scuola, mi rivedo tra i banchi, con i capelli lunghi, con i baggy, con le air force, con la kefiah di svariati colori.
Sembra come essere dietro un vetro, appoggio una mano sulla superficie e mi guardo, mi sorrido e penso “Non sarà facile, nulla lo è stato e mai lo sarà”.
E sorrido, penso al mio primo ultimo giorno di scuola, mi rivedo tra i banchi, con i capelli lunghi, con i baggy, con le air force, con la kefiah di svariati colori.
Sembra come essere dietro un vetro, appoggio una mano sulla superficie e mi guardo, mi sorrido e penso “Non sarà facile, nulla lo è stato e mai lo sarà”.
Do' un ultimo sguardo alla gentaglia
che mi circonda, 25-26 persone (faccio persino fatica a ricordare chi
e quanti fossimo) molte facce strafottenti, altre attente ad ogni
singola e sputata sillaba del professore o della professoressa, altre
con la classica e palese espressione di chi fa' finta di ascoltare,
ma in realtà è dall'altra parte del globo, altre semplicemente
ebeti.
Ecco, li riguardo tutti, sorrido, penso all'annata che sarà e torno su questa tastiera, senza fiato e parole per aggiungere altro.
Ecco, li riguardo tutti, sorrido, penso all'annata che sarà e torno su questa tastiera, senza fiato e parole per aggiungere altro.
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