Il cielo qui rimane sempre un'altra cosa ;

Per farmi perdonare delle terribili mancanze di questi giorni, mi ripropongo con un altro post. Ultimi quattro giorni a Manhattan, nei Washington Heights, sto cercando di girare il più possibile, malgrado le lezioni e di vedere le ultime cose che mi rimangono da vedere.
Inoltre (ancora) sto cercando di affrontare la cosa nella miglior maniera possibile. Metti che lascerò New York, metti le fantastiche persone che ho conosciuto, metti le occasioni che ho avuto, metti tutte le lezioni che ho fatto. Ecco metti tutto questo. Ottieni come risultato che non sai neanche tu quanta sia la voglia di tornare.

Ieri son andata di nuovo al Metropolitan dato che l'ultima volta ho visto solo praticamente la mostra di Alexander McQueen, volevo approfittarne per vederlo un po' meglio. ..E..son giunta alla conclusione che quel museo è infinito. A sera poi son tornata a casa per posare gli ultimi acquisti e son volata a lezione di house arrivando miracolosamente in orario!



Oggi son andata alla ricerca della Statua di Alice in Wonderland! Finalmente l'ho trovata è stata una gioia vederla e fotografarla, dopo tutte le volte che l'ho vista su Internet. Central Park è sconfinato, ma ho trovato una cartina con tutti i punti di interesse e questo mi ha aiutato. Entrare lì sembra un po' come entrare in un'altra dimensione, subito all'ingresso, da dove son entrata, sulla 72esima, c'era un gruppo di indiani che suonavano degli strumenti con una donna che aveva 4 Yorkshire, addobbati come degli alberi di Natale, per quanto poco mi piacciano questo genere di cani questi erano talmente buffi, teneri ed affettuosi, che mi son seduta a coccolarli e a farmi coccolare dall'aria bohemien che si è creata, la donna, il gruppo, i cagnolini che gironzolavano. Un stretta al cuore!

Dopo qualche scatto ho raggiunto la 59esima e da lì ho cercato una linea che mi portasse a Roosvelt Island, dovevo vedere la famigerata Madhouse abbandonata ed infestata di cui parlano le leggende metropolitane ! L'isola si presenta un po' come la Tiberina romana, un'ospedale a cielo aperto, un posto tranquillo per i pazienti e per i vecchietti che vogliono allontanarsi dalla frenesia della città. Troppo tranquillo. Andando a sud dell'isola son riuscita a trovare il manicomio una bellissima struttura ormai semi demolita al cui posto nel 2013 sorgerà un nuovo ospedale.

Le leggende e storie che si sentono mi fan rizzare i peli sulla nuca, mi preoccupa che vogliano radere al suolo ciò che ne rimane per costruirne qualcosa di nuovo.


Finito con il brivido tour, son tornata a Manhattan prendendo una funicolare, ed ho raggiunto gli altri a casa della Desi per consegnare loro le foto, fare un saluto alla Sofi in diretta dall'Italia e prendere un caffettino veloce, per poi correre alla lezione di House di Green e di Hip Hop di Nick. Enjoy the Classes!
Le penultime due. Non ci posso credere che ho finito praticamente, ormai quel posto era un po' la mia terza casa, qui la prima, il cielo di New York la seconda e il BDC.. Domani mattina ho l'ultima lezione mi devo alzare alle 8 eppure son ancora qui che scrivo con l'occhio un po' lucido. Mi sento già mancare tutto..

Tutte le foto qui .






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