About today ?

 In questi giorni non mi son ammazzata nel dare curriculum in giro è vero. Una buona quindicina li ho dati, per catene di negozi, pubs, ma alla fine mi son voluta anche ambientare un pochino in questa Londra, vedere qualche posto e fare un pò di "break". In questi giorni di ottobre si son svolte le prime lezioni alla Callan, che devo dire che son piuttosto pesanti, specialmente per chi segue il primo corso delle 8 e mezza, roba da tenere gli stecchetti agli occhi. Il metodo è buono e son sicura che alla fine me ne farò qualcosa, bisogna farci un pò il "callo" ( che c'entri qualcosa il nome Callan ? Mmh), ma son sicura che mi sarà utile.


Nel frattempo ho conosciuto una ragazza che è qui da un paio di settimane, è riuscita a farmi vedere alcuni posti che avrei visto, se no, chissà fra quanto tempo..Trafalgar Square, Westminster, The house of parliament, London Eye, .. meraviglia!  ..e soprattutto a darmi alcune dritte sulla fotografia. Le mie idee tra una cosa è l'altro son felice di vederle sempre più chiare. Anche se la montagna è ancora tutta da scalare.


 Covent Garden è splendida, non è nient'altro che una vecchia stazione abbandonata riportata ad antico splendore in cui però invece che i treni, ora corrono le persone da un negozio all'altro. Due scalinate portano ad una specie di basement in cui oltre a trovare altri negozi , si trova spesso una cantante lirica e due pentoloni enormi di Paella! Fa' molto tipico questo posto. C'è una splendida atmosfera, è in una zona vicino a Soho, quindi anche uscendo da Covent si trovano sempre molti, pubs, negozi e ristoranti!
 

Mi son guardata un po' attorno da quando son qui. Niente è decisamente come New York e non potrei mai amarla così come amo quella città. Londra, diciamo che è la mia città di transizione, magari mi sbaglio. Ma al momento la vedo così. Il tempo sta piano piano peggiorando comincia a fare sempre più freddo e qui il take away mattutino è passato da “Iced Latte” a “Hot Cappuccino Grande”. Son riuscita a spendermi anche un po' nello shopping. Ho trovato Forever 21 che mi ha fatto sentire assolutamente a mio agio e a casa dopo quasi due settimane, una leggera malinconia ? Yes.
Dopo aver lasciato il mio curriculum continuo il pellegrinaggio verso Primark in Oxford Street e quando me lo trovo davanti è la fine. L'estasia sensoriale, non sto esagerando, sto solo dicendo le cose come stanno ! Per chi è amante dello shopping per lo meno (: .

Continuando sulla mia route ho incontrato personaggi davvero strani questa settimana, piacevoli, ma strani. Non riesco a farmi un'idea precisa sugli inglesi, perché ho trovato dal maniaco che ti si siede affianco sull'autobus e comincia a molestarti gesticolando, sino all'inglesina che attacca bottone con italiani durante il venerdì offrendo ai tuoi amici la sua ultima sigaretta e scambiandoci il contatto di Facebook. Se no i cari vecchi italiani, che facilmente si nascondono tra questi inglesi. Ma che rincontrare è sempre un piacere immenso.

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Monday. Qui con una settimana alle spalle! Dopo l'iniziale smarrimento io son riuscita a trovare lavoro e sto apprezzando la scuola sempre di più. Devo cominciare solo con le lezioni di danza e son veramente a posto. Ma vedrò di rifarmi questa settimana!




Ero durante uno dei miei solitari giri. Quando sento il telefono che mi squilla e una voce femminile che in uno stretto inglese mi comunica che è il negozio di Camden al numero 840 e che vorrebbe vedermi nel pomeriggio. Ansia, gioia, soddisfazione, aspettative, illusioni. Prendo il primo autobus per casa, prima faccio un salto veloce a Camden per assicurarmi di trovare il negozio. Torno a casa, pranzo ed esco! Ed ecco il primo pomeriggio di lavoro! In serata avevo già l'okay per il giorno dopo! Il venerdì sera lo abbiamo speso in un'assurda, ma simpatica disco metal, “Eletric Ballroom” nella High Street di Camden. E' stato forte vedere rockettari e metallari scatenarsi nelle loro danze sfrenate, imitando i propri beniamini che venivano buttati in pista dal dj. Non avevo mai assistito ad una cosa del genere! Purtroppo, la stanchezza si è fatta sentire presto e per l'una son tornata a casa.
Il sabato sera non è andato, come sperato! A lavoro talmente bene che alla fine avevo già le chiavi del negozio per aprire la domenica mattina. Però in serata non siamo finiti al nostro solito party-rave, ma ad un rave-punto. Il posto lo abbiamo saputo alle 11 circa da altri nostri amici londinesi con cui abbiamo avuto incontro a Trafalgar Sq. Era da tutt'altra parte rispetto a dov'eravamo e ci abbiamo messo una 50ina di minuti buoni per arrivare. Giunti li per l'una entriamo in questo capannone immenso e ci si presentano viste piuttosto penose, gente che si bucava, gente che tagliava la droga sulle copertine dei cd dei dj con la Oyster card, gente che si faceva le canne ( okay, questo è normale ), gente .., ragazzi che aspiravano aria da palloncini che venivano “serviti” al bar come se fossero “Sex on the beach” o “Gin Lemon” , roba da ridere.

Quando ho cominciato a capire che non c'era nessuno che fosse li per ballare davvero,
ho seguito la Linda e la Chiara e senza fiatare, siamo tornate indietro. 

E' stato uno spettacolo, particolare nel,... diciamo male, si respirava un'aria dapprima di libertà, come quando fai qualcosa in gran segreto e "trami" perché tutto vada a buon fine. Gli organizzatori montavano i fari, la console, le casse, le luci psichedeliche, le persone erano appartate negli angoli a parlare o a far altro.
 Quando la musica parte comincia la festa, è il degenero più completo, non capisco se la gente è più rincoglionita dalla musica e dal resto. Non c'è cattiveria in quelle persone, assolutamente. Non son per niente moleste il massimo che fanno è venirti a chiedere se hai / se vuoi della droga.
E' proprio il come si è svolto tutto che m ha colpita forse. Il silenzio, l'ansia della preparazione ed il debutto finale.. Roba da brividi
Passo e chiudo! 

Commenti

  1. quella del callo è proprio da mettersi una mano sugli occhi.....:)

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