La fine

Son in camera da sola.
Forse da tanto bramavo ciò. La solitudine. Eppure adesso, forse non era esattamente la condizione che cercavo. Mi servivano spazi miei, ok. Ma a che condizione ?
Siamo rimasti in due elementi del trio che eravamo. In questi 15 giorni si è spaccato qualcosa. Cambio casa, cambio lavoro, ultimi giorni del trio. Ed ora, eccoci qui. Siamo rimasti in due. Dentro di me, spero davvero che ci sia un nuovo cambiamento presto, che sia solo un periodo di stacco. Alla fine nel male e nel bene avevo fatto l'abitudine a gestire le mie giornate in base a due volti ben precisi, non so neanche come definirli. Amici, coinquilini, fratelli di sventure.

Mi viene il magone ripensando alle prime giornate per la nostra Londra, le ore passate a perdersi, il nervoso nel capire la strada, le cene tutti assieme con John e me ad improvvisarci cuochi provetti, le nottate che pian, piano facendoci l'abitudine son andate diradandosi, il "try to speak only english". Ed ora siamo qui, con tutto praticamente cambiato nessun punto stabile che ci possa ricondurre alla vecchia esistenza che conducevano in un buco di culo per casa, con un bagno grande quanto una cabina telefonica, una cucina con due piastre a schifarsi ed un lavandino per necessità. E due stanze con una tendina da divisore giusto per mantenere una parvenza di privacy, che oramai non sapevamo più neanche cosa fosse. Ne abbiamo passate di tante, troppe forse per definirci solamente coinquilini. Questo è vero. Non neghiamoci che ci siamo stati anche parecchio sulle scatole, a volte il nervosismo ha raggiunto le stelle. Ma come fare a dimenticarsi di tutto ?
Non si può.
Come non si può a monte di lacrime, parole buttate lì, rabbia, dire un semplice "scusa" prima della fine di tutto. Sembra sin troppo banale da aggiungere. Basta un saluta, un abbraccio, un sorriso sincero e gli occhi che si perdono e le labbra che dicono quello che gli occhi non vogliono fare "Non perdiamoci, non sparite". Si cercherà di fare del proprio meglio. Vedremo cosa sarà possibile ( credo molto nel "se vuoi, puoi" ).

Ma i primi mesi a Londra non si scordano, le prime serate, le bevute, il Festival Pier, è una nuova stagione, le stagioni arrivano sempre e passano sempre, ma poi tornano, magari alcune volte con temperature diverse, differenti fantasie, ma i colori son più o meno gli stessi alla fine no ? Quindi aspettiamo la prossima stagione e se fosse destino che sia. Alla fine siamo qui e bisogna vivere. No ? Giorno per giorno, ora dopo ora, sempre senza guardare il passato ( che può essere anche quello che ho scritto 5 secondi fa' ).

Cerchiamo di essere positivi, di vivere con i ricordi ( non ho detto DI ricordi ) , molte volte son l'unica cosa che possano aiutarti ad andare avanti nel presente e qui generalizzo un pò, uscendo dal discorso su cui ero concentrata.

Penso che per stasera sia abbastanza ed anche troppo, di cavolate ne ho dette, ne son state anche dette, ma molte, ripeto, vengono dalla mia di bocca. Indi per cui concludo

L'inzio .
differenti modi di pensare
differenti stili di vita
differenti abitudini

differenti età
differenti modi di dire
differenti modi di vestire
differenti tipi di musica
differenti idee
differenti modi di concepire
Ma se siamo a sto punto un motivo ci sarà

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E il valore (scontato ) delle piccole cose...-.-

When there is nothing else to burn, you gotta set yourself on fire.

Who said "Can't" ?